Innovazione del prodotto

Per innovazione del prodotto si intende l’applicazione di tecnologie nuove a prodotti realizzati con processi tradizionali o lo sviluppo di nuove tecnologie indirizzate a progettare e realizzare nuovi prodotti; il fine dell’innovazione è dato dalla realizzazione di nuovi beni che creino o soddisfino ad una nuova domanda di mercato.

 In generale, le aziende italiane sviluppano strategie tecnologiche che indicano un orientamento a creare posizioni di vantaggio competitivo con soluzioni innovative poco “imitabili”. Ciò accade non solo nella fase di progettazione del prodotto ma anche nella gestione del processo di realizzazione del prodotto stesso; l’innovazione risulta dunque la variabile competitiva di maggiore importanza.

Tipologie di comportamento:

    • evoluzione dei prodotti e introduzione di nuovi;
    • sviluppo massimo delle competenze sui propri prodotti.

Le aziende che invece dichiarano obiettivi di stabilità, lavorano sull’ampliamento delle prestazioni dei prodotti esistenti con l’obiettivo di aumento delle frequenze di ordinazione con la propria clientela.

In ambedue le tipologie di azienda, gestire il processo di sviluppo di un prodotto in chiave tradizionale (efficienza funzionale, definizione di competenza e responsabilità) genera conflittualità di obiettivi, costi e ritardi rispetto alle richieste del mercato. Ciò che si rende necessario è un cambiamento di prospettiva manageriale che focalizzi l’attenzione sull’intero processo coinvolgendo responsabilmente tutte le funzioni aziendali. Lo strumento proposto, utilizzato per analizzare integralmente la struttura aziendale sia dal punto di vista tecnologico che economico, è rappresentato dal check-up che, in analogia a quanto avviene nel settore medicale, ha la finalità di osservare globalmente lo stato di salute dell’azienda.

I check-up tecnico-produttivi e finanziari sono diretti ad analizzare le caratteristiche del processo produttivo e della struttura economica aziendale, attraverso la ‘somministrazione’ di schede tecnico-aziendali; oggetto dell’analisi sono le modalità di realizzazione dei diversi processi aziendali quali: produzione, gestione amministrativa,
ricerca e sviluppo, etc. L’attività di diagnosi si completa con interventi di assistenza tecnica ed economica per la razionalizzazione del processo produttivo e l’introduzione di innovazioni. Nel presente documento viene sintetizzato l’approccio seguito da UNIGROUP nel supportare un’azienda durante l’implementazione di un’idea innovativa.

Lo Sviluppo del prodotto

La progettazione integrata o Concurrent Engineering (CE)è un concetto chiave della moderna tecnologia industriale indirizzato alla gestione delle attività di sviluppo prodotto in un’ottica di integrazione delle fasi anziché sequenziale; dagli anni ’70 in poi, sono state sviluppati numerosi strumenti e metodologie CE a supporto dell’analisi, dello sviluppo e della progettazione dei beni manufatti. Tali metodologie, provenienti principalmente dalla cultura industriale americana e giapponese, sono oggi largamente implementate anche nel mercato europeo e rappresentano una base fondamentale di strumenti necessari a supportare le aziende nei processi di innovazione industriale. Nel seguito sono riportate le metodologie più utilizzate, e gli ambiti in cui si utilizzano, descritte in una sequenza logica tratta essenzialmente dalla moderna bibliografia di Tecnologia Meccanica. Le metodologie non si pongono in alternativa alla conoscenza ed esperienza – il Know-how – aziendale ma rappresentano strumenti operativi fondamentali per utilizzare al meglio le conoscenze, valorizzando ed amplificando le scelte strategiche.

In un contesto sempre più competitivo si rivela essenziale, per ogni azienda che realizzi prodotti/servizi con proprio know-how, migliorare costantemente la capacità di innovazione del prodotto, nonché l’efficienza del processo di sviluppo, intervenendo su tempi e costi. Questo processo non può inoltre prescindere da un contesto normativo fortemente condizionante, né dai crescenti rischi connessi alla responsabilità di immettere sul mercato un prodotto, né dai vincoli imposti ai prodotti dal confronto con altri mercati, che richiedono scelte strategiche rapide e strutturate su priorità e contenuti.

Tutto ciò richiede una gestione dello sviluppo del prodotto in chiave non tanto sequenziale, quanto di processo, con interrelazioni e sovrapposizioni tra le varie attività in un piano generale di sviluppo integrato.

Il check-up in azienda 

Spesso l’esigenza di sviluppo del prodotto nasce da un’intuizione del responsabile aziendale più legato agli aspetti di utilizzo ed industrializzazione del prodotto, e quindi alla visione del mercato; sovente però mancano le conoscenze di come tradurre queste intuizioni in processi produttivi. Anche quando l’idea di sviluppo nasce da un preciso progetto interno all’azienda, accade che si privilegino azioni dirette a modificare il ciclo produttivo in un’ottica di miglioramento potenziale delle caratteristiche di qualità del prodotto trascurando, ad esempio, investimenti volti primariamente al recupero di redditività mediante l’ottimizzazione dei processi stessi. Per supportare la decisione aziendale di investire a medio e a lungo termine nello sviluppo di un nuovo prodotto si propone un approccio di analisi integrata che segue la logica delle fasi del processo produttivo; tale scelta è dettata dalla semplicità di trattazione e dall’immediatezza dell’azione proposta rispetto al risultato atteso.

E’ una semplificazione di un concetto più ampio che richiede conoscenze generali e multidisciplinari, spesso non a disposizione del managment aziendale. L’azione si articola in cinque fasi:

    • definizione delle specifiche
    • studio di fattibilità
    • pianificazione delle attività
    • progettazione prototipazione e simulazione
    • documentazione

1. Definizione delle specifiche

E’ la fase durante la quale si formalizza l’idea di innovazione ed è pertanto la fase più critica. Le esigenze dettate dal mercato vengono tradotte in specifiche di progettazione che consentono la pianificazione delle attività successive. La fase ha un contenuto propedeutico e formativo sull’utilizzo delle metodologie precedentemente nominate. Per affrontare lo studio di fattibilità di un’idea innovativa in un qualsiasi ambito produttivo è necessaria una prima fase di sensibilizzazione sul processo e sulle peculiarità specifiche della realtà in questione (Check-up tecnologico). Una o più visite ai reparti, con l’accompagnamento di responsabili tecnici, sono fondamentali per acquisire gli elementi di base per il dialogo con l’azienda. La fase ha per obiettivo:

    • la raccolta documentale di dati nel sito produttivo relativi a: prodotto e produzione, parametri globali di processo, descrizione dei difetti e degli eventuali scarti di lavorazione (es: Metodi DfA, analisi delle , etc)Process Capabilities
    • la determinazione dello stato dell’arte del settore e valutazione della posizione competitiva dei propri prodotti a confronto con la concorrenza più qualificata
    • la traduzione delle esigenze del cliente in specifiche di prodotto (es: Metodi QFD)

La fase ha per risultato: la realizzazione alcuni diagrammi di flusso che descrivono l’attuale processo produttivo; l’esperienza mostra che questa operazione risulta spesso di grande utilità non solo per lo scopo in oggetto ma anche per il committente, per aiutare a comprendere e a formalizzare globalmente il processo di produzione

    • Le specifiche del nuovo prodotto ricavate dall’esigenze manifestate dal mercato;

2. Studio di fattibilità

Alla raccolta di dati e alla valutazione con la dirigenza tecnica delle problematiche tecnologiche più evidenti segue la fase di elaborazione ed individuazione delle proposte di maggiore interesse tecnico-economico. Lo studio di fattibilità del progetto viene effettuato prevalentemente in un’ottica economico-finanziaria. Si analizza la struttura economica aziendale (check-up finanziario) e si considerano gli investimenti richiesti per l’attività di innovazione, analizzando le ricadute economiche legate al successo o al fallimento dell’iniziativa. Obiettivi della fase sono:

    • effettuare un’analisi finanziaria dell’azienda e dell’idea di innovazione e sviluppo del nuovo prodotto
    • sviluppare un metodo per la valutazione preventiva e consuntiva del costo del nuovo prodotto () early cost estimating

 

La fase ha per risultato una selezione delle proposte di maggiore attuabilità e convenienza economica scaturite dal check-up tecnologico e finanziario. Il prodotto Check-up finanziario viene quindi confezionato sotto forma di relazione scritta, parallelamente ad una presentazione diretta alla dirigenza tecnica. L’azienda troverà quindi tutti gli elementi necessari all’approvazione della fase successiva, ovvero l’approfondimento delle tematiche di maggiore interesse per la pianificazione delle attività relative all’intervento.

3. Pianificazione delle attività

La pianificazione delle attività legate allo sviluppo del prodotto richiede una visione globale dei processi aziendali e la capacità di integrarli funzionalmente e temporalmente. Lo scopo è di ridurre il tempo globale tra l’individuazione delle opportunità ed esigenze del cliente e l’immissione sul mercato dei prodotti dell’azienda. L’attività di pianificazione fornisce a tutta l’azienda uno strumento operativo essenziale per lo svolgimento tempestivo e coordinato dei vari compiti. Obiettivi di questa fase sono:

    • rendere disponibili gli strumenti e le metodologie per la pianificazione delle attività connesse al processo di sviluppo (, ) CAD/CAM/CAE/CAPP/CAT, Design of ExperimentRobust Design
    • definire e implementare il piano aziendale di sviluppo prodotto.

La fase ha per risultato l’avvio di un’attività di innovazione grazie al coordinamento delle attività tecnologiche. Il supporto dato dall’esterno ha l’obiettivo di mantenere vive per tutta la durata dell’intervento le connessioni tra le diverse funzioni aziendali che, classicamente, operano in mancanza di comunicazioni efficienti. Viene identificata la figura del responsabile del progetto di innovazione e gli attori esterni ed interni, responsabili delle attività. In questa fase può giocare un ruolo fondamentale il coinvolgimento di strutture esterne quali laboratori tecnologici, Centri di Ricerca, Università in grado di fornire un fondamentale approccio metodologico e un supporto tecnologico nei settori per i quali l’azienda non dispone di competenze interne.

 

4. Progettazione prototipazione e simulazione

Oggetto di miglioramento possono essere le fasi del processo che richiedono attività di progettazione, di prototipazione e di simulazione, sia fisica che numerica, del prodotto o del processo. Obiettivi di questa fase sono:

    • organizzazione e gestione del settore tecnico-progettuale
    • realizzazione di prototipi funzionali ()rapid prototyping
    • messa a punto di strumenti di simulazione per la verifica delle prestazioni () Physical and Numerical Simulation, FEM Finite Element Modelling
    • messa a punto di procedure di controllo ()metrologia a coordinate, sistemi acquisizione dati, strumenti di acquisizione
    • sviluppo del prodotto nel rispetto del contesto normativo e della prevenzione della
      product liability

La fase ha per risultato l’esecuzione del piano di innovazione ed il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del nuovo prodotto, unitamente all’applicazione di metodi quantitativi per la valutazione del grado di successo dell’iniziativa.

5. Documentazione del prodotto

Oltre alla documentazione del prodotto necessaria alla sua fabbricazione (disegni e distinta base), riveste molta importanza quella per l’utente finale (istruzioni per l’uso; manuale delle riparazioni; catalogo ricambi) e quella che comprova le azioni effettuate per assicurare la conformità a criteri di sicurezza
prefissati (fascicolo tecnico della costruzione). Obiettivo di questa fase è:

    • impostare e definire correttamente la manualistica per assicurare la sicurezza del prodotto e prevenire la .product liability
    • consentire all’utente di percepire l’innovazione introdotta

La conclusione del percorso di innovazione e la visibilità di tale, oltre che come contenuto tecnologico del prodotto anche come visibilità nel mercato è il risultato.

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